Il Museo Archeologico di Lipari

SEZIONE I

Si trova nell’antico palazzo dei vescovi, adiacente alla Cattedrale, costruzione del XVII secolo. Materiali degli scavi dell‘Acropoli di Lipari

  • SALA I – Vi sono esposti i materiali delle due più  antiche fasi del Neolitico Eoliano.
  • SALA II – Materiali della terza e della quarta fase del Neolitico Eoliano.
  • SALA III – Materiali della quarta fase del Neolitico Eoliano.
  • SALA IV – Neolitico Eoliano.
  • SALA V – Tardo Neolitico.
  • SALA VI – Prima età  del bronzo: Cultura di Capo Graziano; media età  del bronzo: Cultura del Milazzese. Ceramiche locali, importazioni egee.

PIANO INFERIORE

  • SALA VII – Tarda età  del bronzo. Prima fase della cultura Ausonia (1250-1150 a.C.)
  • SALA VIII – Età  del bronzo finale -Seconda fase della cultura Ausonia (1150-850 a.C.).
  • SALA IX – fine del secondo periodo della civiltà  Ausonia (fine IX secolo a.C.). Il villaggio dell’Ausonio II subì una distruzione violenta. Le capanne incendiate (evidenti nello scavo le tracce del fuoco) crollarono seppellendo tutte le masserizie che contenevano. Si ha l’impressione che dopo questa distruzione il villaggio non sia stato più  ricostruito.
  • SALA X – Testimonianze della civiltà  greca e romana nell’area urbana di Lipari.  Dalla SALA X, una parete della quale è  costituita dai resti dell’antico palazzo normanno costruito con blocchi greci riadoperati, si scende nel sottostante giardino, ove sono altri resti dello stesso palazzo e si visita:
  • SALA XI – Padiglione epigrafico (vi sono raccolti cippi e steli iscritte dalle tombe della necropoli di Lipari dal V sec. a.C. all’età  romana).

Sezione II

Si trova di fronte al palazzo vescovile  (sale XII-XV) con materiali archeologici delle isole di Panarea, Filicudi, Alicudi, Salina, Stromboli.

Sezione III,  Sezione IV e Sezione V

Si trovano in un altro edificio a nord della Cattedrale con le necropoli protostoriche e classiche di Lipari, la preistoria e la protostoria di Milazzo, e con l’archeologia marina. Sono così suddivise:

  1. SALE XVI e XVII – Materiali archeologici di Milazzo.
  2. SALA XVI (in fondo)-Necropoli della media età  del bronzo rinvenuta in contrada Sottocastello (XIV-XIII sec. a.C.).La necropoli è  stata ricostruita esattamente come è  stata trovata negli scavi del maggio 1952. Solo alcune delle tombe sui margini sono state alquanto ravvicinate al gruppo principale.
  3. SALA XVII – Necropoli protovillanoviana (XII-XI secolo a.C.) e necropoli protogreca (716-580 circa a.C.) scoperte intorno alla piazza Roma e alla via XX Settembre. In basso a destra:
  4. SALA XVIII – Vi è  stata ricostruita fedelmente la necropoli degli inizi dell’Ausonio II trovata a Lipari negli scavi della Piazzetta Monfalcone, nel centro della città  moderna, nel 1953.
  5. SALA XIX – Vi sono esposti i principali tipi di sarcofagi, di vasi cinerari, di grandi vasi contenenti il corredo funerario, cippi e steli della grande necropoli greca e romana di Lipari.

PIANO SUPERIORE

SALE XX-XXV – Necropoli greca e romana di Lipari nella contrada Diana. Gli scavi della necropoli greca e romana di Lipari esplorando circa 2500 tombe, hanno portato al Museo Eoliano una cospicua serie di opere d’arte, soprattutto ceramiche e terrecotte figurate. Le prime tombe sono di poco posteriori alla fondazione della colonia greca (580 a.C.).

Le tombe che hanno corredi più  ricchi sono quelle del IV secolo a.C..
Alla prima metà  di questo secolo appartiene un cratere con rappresentazione di un episodio dell’Odissea. Ulisse, giunto nel paese dei Ciconi, riceve da Maron, sacerdote di Apollo, l’otre di vino, che servirà  a ubriacare il ciclope Polifemo.

Nella seconda metà  del IV secolo, fiorisce a Lipari una scuola ceramica locale.
Caratteristica di questa scuola è  il largo impiego della policromia, che per le favorevoli condizioni del terreno, è  sovente molto bene conservata. Nella Lipari della metà  del IV secolo a.C. fiorisce anche una vivace coroplastica che trae i suoi argomenti preferiti dal teatro contemporaneo. Ne è  testimonianza una cospicua serie di modellini fittili di maschere teatrali di questa età .

Nella SALA XXIV è  esposto il frutto degli scavi eseguiti in un piccolo santuario dedicato a Demetra e Kore scavato in contrada Diana.

Nella SALA XXV è  ricostruito al vero un gruppo di tombe della necropoli. Con la sua ceramica policroma e la sua coroplastica Lipari si rivela nel IV sec. a.C. uno dei centri d’arte più  vivaci e individuali della Grecia d’Occidente e in certo qual modo più  vicino spiritualmente all’Italia meridionale che alla Sicilia.

Ritornando al piano terreno, prima di uscire si visiti la SALA XXVI Sala dell’archeologia marina. Vi sono esposti i materiali provenienti dalle ricerche subacquee eseguite nell’ultimo trentennio nell’arcipelago eoliano.
Di eccezionale interesse sono le ceramiche preistoriche dello stile di Capo Graziano I (XVII-XVI sec. a.C.) recuperate nella baia di Lipari.
Di poco più  recente è  un frammento di anfora a staffa di età  micenea (XVI-XV sec.a.C.).Anfore da relitti IV sec. a.C. del capo Graziano di Filicudi e del IV sec. a.C. delle Formiche di Panarea.

Grande complesso di anfore e di ceramiche a vernice nera (IV-III sec. a.C.) dal carico di una nave naufragata presso il Capo Graziano di Filicudi.

Grande complesso di anfore e di ceramiche a vernice nera (Campana A) che costituivano il carico di una nave oneraria naufragata presso la secca di Lipari (metà  III sec.a.C.).

Grande complesso di anfore e ceramiche a vernice nera (Campana B) dal carico di una nave oneraria naufragata presso il Capo Graziano di Filicudi (metà  III a.C.).

Anfore di età  imperiale romana da altro relitto presso Filicudi.

Cannoni bronzei di un vascello della fine del XVII o inizi del XVIII secolo il cui relitto si è  sovrapposto a quelli delle navi greche di Filicudi.

Nel parco circostante al Museo sono stati ricostruiti i diversi tipi di sepolcri dal V e IV sec. a.C. trovati nella necropoli della contrada Diana.

La SEZIONE GEOLOGICO-VULCANOLOGICA del Museo Eoliano illustra attraverso grafici, plastici e didascalie la storia geologica delle isole Eolie e i vari episodi attraverso i quali esse hanno assunto il loro aspetto attuale.